Seregno Hotel - Guida Turistica

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.: SEREGNO HOTEL
 Seregno è un comune di 40.000 abitanti che sorge nell'alta pianura lombarda (quota 222 m s.l.m.), in provincia di Monza e della Brianza.Dista da Milano circa 20 km in direzione N. È situata sulle linee ferroviarie Milano-Como-Chiasso, Seregno-Carnate-Bergamo e Novara-Saronno-Seregno. Quest'ultima, gestita dalle Ferrovie Nord è stata per tanti anni dismessa nella tratta Saronno-Seregno. Ripristinata per il traffico merci, sia pure in modo molto limitato, dovrebbe tornare in tempi relativamente brevi alla piena operatività, permettendo un collegamento diretto tra la Stazione Centrale di Milano e l'aeroporto di Malpensa. Se realizzata l'opera qualificherebbe Seregno come un importante nodo ferroviario. La storia di Seregno inizia nel secolo XI. Più precisamente tutto comincia con una pergamena del marzo 1087, contenente l'atto con il quale Pietro da Seregno cede parte dei beni da lui posseduti, "in loco et fundo Seregnio", alla canonica di Sant'Ambrogio di Milano, da cui si attendeva aiuto e protezione. Le notizie precedenti alla pergamena del 1087 sono molto lacunose. Poiché il villaggio (locus) appare fin dall'inizio della sua storia dotato di un proprio territorio (fundus), si potrebbe soltanto ipotizzare l'esistenza di un centro attivo già in età romana. Inoltre, tale ipotesi può essere avvalorata anche dal contesto ambientale in cui Seregno sorge: la fascia pre collinare della Brianza. Si tratta di una zona che per la presenza di fiumi e di contrade di primaria importanza che collegavano Milano ai valichi alpini, passando per Como, è di antico insediamento e d'intensa romanizzazione. Infine, intorno a Seregno sorgono centri plebani, divenuti tali nell'alto Medioevo, come Desio, Seveso, Agliate, Mariano, dove sono stati trovati resti archeologici di età tardo-antica e che presentano nel nome derivazioni toponimiche di area latina.
  Dunque si potrebbe pensare ad un'origine pre-medioevale di Seregno, che poi, in età medioevale, fu aggregato alla pieve di Desio e fortemente favorito, nel suo sviluppo, dal vicino monastero S. Vittore di Meda che per tutto il Medioevo s'impose come l'ente ecclesiastico più prestigioso e potente della zona. Tuttavia, in mancanza di elementi veramente validi, è più realistico ipotizzare l'origine del nucleo insediativo nei secoli dell'alto Medioevo. Di fatto, è con il secolo XI e con la pergamena del 1087 che Seregno entra nella storia. I documenti dei secoli XI e XII presentano Seregno come un locus; in altre parole un villaggio con una struttura abitativa analoga a quella degli altri insediamenti rurali dell'epoca: al centro dell'abitato case, orti e stalle; intorno agli appezzamenti dei coloni e i campi coltivati; nella fascia più esterna la brughiera e terreni incolti o destinati al pascolo. Nel marzo 1139, Ardizzone del fu Alberto Arienti di Seregno dona, questa volta alla Chiesa del monastero incasellato di S.Vittore di Meda, un appezzamento nel territorio di Seregno in cambio di protezione.
  Tali richieste di protezione, certamente verso l'esterno, portano a supporre l'esistenza di un'identità del villaggio che ha i suoi punti di riferimento da una parte in un'economia agraria e dall'altra in una dimensione religiosa, che non sarebbe possibile senza un profondo e radicato legame con la presenza di un edificio sacro. Nel Medioevo, infatti, la chiesa del villaggio consentiva agli abitanti di sentirsi parte integrante di una realtà più ampia e la cui influenza andava ben oltre la sfera propriamente religiosa. Nel secolo XIII, dopo l'età di Federico Barbarossa priva di testimonianze rilevanti su Seregno, il vecchio locus de Seregni muta assetto ed assume una diversa fisionomia: quella del borgo. Una pergamena del 12 ottobre 1206 attesta, per la prima volta, Seregno con la qualifica di borgo. Ciò significa che Seregno si era ampliato, si era cioè avviato a diventare un centro rurale più importante dal punto di vista demografico, sociale ed economico. Inoltre, anche dal punto di vista giuridico le cose stavano cambiando. Infatti, la sua posizione si sarebbe presto rafforzata non soltanto nei confronti degli insediamenti minori del contado, ma anche nei confronti delle città.